DA VISITARE | ||
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Di fronte è la Chiesa di San Michele, edificata dallo stesso Binello, insieme a Rodolfo, pochi anni più tardi: presenta sulla facciata un bel portale ornato da capitelli e da fregi in tre ordini; l’interno, a tre navate, con il presbiterio rialzato e ampia cripta, conserva un Crocifisso (XV sec.) con sagome lignee raffiguranti la Madonna, la Maddalena e S. Giovanni, attribuite al Providoni; in un vano attiguo al presbiterio, è conservata la statua d’argento di S. Vincenzo di Peter Ramoser (1785), preceduto dalla effige processionale del Santo (1638) posta all’ingresso. Ancora sulla piazza, la Chiesa dei S.S. Domenico e Giacomo, sorta nel 1291 su un oratorio donato dal Comune al Beato Giacomo Bianconi, quale riconoscimento per l’opera di ricostruzione di Bevagna, dopo l’assedio di Federico II. La facciata ha un bel portale con lunetta affrescata. L’interno è a navata unica, con altari settecenteschi ornati da paliotti in scagliola e dipinti del bevanate Ascensidonio Spacca, detto il Fantino (XVI sec.). Da notare ancora un importante ciclo di affreschi del ‘300 e sculture lignee (Madonna con Bambino e Crocifisso) della fine del ‘200. Sull’altare, urna con il corpo del Beato Giacomo. Il chiostro è decorato con la storia della vita del Beato, opera di Giovan Battista Pacetti. Risalendo il corso Matteotti, già via Flaminia, si incontra il Municipio (Palazzo Lepri), costruito da Andrea Vici (fine ‘700). Lungo la scala, ricca collezione di reperti archeologici. La Sala del consiglio è decorata da Mariano Piervittori (1867). | ||
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Interessanti le chiese barocche del Monastero di S. Margherita e di S. Filippo. La prima conserva una bella pala di Andrea Camassei, un affresco del Fantino (1592) ed una suggestiva Scala Santa del Providoni; nella seconda, una elegante decorazione a stucco ed affreschi attribuiti a Domenico Valeri (1757). Sul luogo più alto della città sorge la Chiesa di S. Francesco (fine del XIII sec.), con un elegante portale polistilo. L’interno, ad una navata, completamente rinnovato nel XVIII secolo, conserva dipinti di Dono Doni e del fantino. Accanto all’altare, la pietra su cui poggiò S. Francesco per predicare agli uccelli a Pian d’Arca. Notevole la cupola con terrecotte invetriate. Splendida è la Chiesa di Sant'Agostino, dalle mura della chiesa e della sagrestia completamente affrescate da dipinti dello Spacca e di altri pittori anonimi del XIV, XV e XVI secolo. | ||
Il Museo di Bevagna, aperto al pubblico il 30 marzo 1996, costituisce il primo nucleo di un più ampio progetto che interesserà l’intero Palazzo Lepri, come centro didattico - culturale. Testimonianza diretta della realtà territoriale cui appartiene, il museo diventa tappa fondamentale nell’itinerario per la conoscenza dei cosiddetti “centri minori “di cui tutta l’Umbria può andare orgogliosa. Il primo ambiente è quello riservato alla biglietteria, bookshop e guardaroba, ove è allestito anche un punto di documentazione informatizzato, utilizzabile sia dai visitatori che dalle scolaresche. Il Museo è articolato in tre sezioni: una sezione archeologica, con reperti di età arcaica, repubblicana e imperiale; una sezione documentaria rappresentata da documenti pergamenacei medievali ed una sezione pittorica con dipinti databili tra XVI e XVIII secolo provenienti dalle numerose chiese della città, di Dono Doni, di Corrado Giaquinto da Molfetta, di Joseph Esperlin dei bevanati Andrea Camassei e Ascensidonio Spacca, ed altri artisti locali testimoni della produzione pittorica e della devozionalità locale. E’ stato istituito un circuito turistico, al quale si accede previo pagamento di un biglietto unico, per la visita al Museo civico, al Teatro Comunale e all’edificio delle terme romane. | ||
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