DA VISITARE | ||
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Discendendo e uscendo dal Castello, dopo aver girovagato per i vicoli e le antiche strade che riservano sempre grandi sorprese ed emozioni, si può ammirare l'edicola della Madonna della Rosa, venerata da tutti gli abitanti perchè ritenuta miracolosa. L'edicola sacra, realizzata in pietra con tetto a doppio spiovente, ritrae una Maestà affrescata del sec. XIV, attribuita da Bruno Toscano a Giovanni di Corraduccio rappresentante la Madonna della rosa col bambino in trono, San Michele Arcangelo, Santo Stefano e due angeli adoranti. Si scende da Castelbuono e, se le forze ancora reggono, si può salire, all'incrocio, per la strada delle Pianate. Dopo un paio di tornanti il Castello si aprirà in tutta la sua bellezza. Scattate delle foto. La vista è unica e imperdibile. Salendo ancora si possono ammirare altre vedute del castello arroccato sul cimale tra la macchia mediterranea. Si ridiscende per la piana mediante una stretta strada assai tortuosa. Ma in fondo la pianura si apre come d'incanto. Poche case, tanto verde, alberi secolari, piccole aziende agricole che nascondono il tesoro della propria cultura e della propria tradizione. | ||
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La Piazza medievale, nel cuore della città, il cui assetto risale ai secoli XII -XIII, sintetizza nelle sue armonie architettoniche la forza dell'egemonia comunale a cui si contrappone il potere ecclesiastico. Il Palazzo dei Consoli (1270), adorno di bifore gotiche, con un’ampia loggia coperta da volte a crociera, ospita dal 1886 il Teatro F. Torti, decorato da Domenico Bruschi e Mariano Piervittori. Accanto, nella Chiesa di San Silvestro (1195), costruita dal maestro Binello, è possibile scorgere tutte le caratteristiche dello stile romanico. La facciata, incompiuta, con al centro un bel portale ornato da fregi, è sormontata da una trifora e due bifore. L’interno, di severa semplicità, è a tre navate con il presbiterio rialzato sulla cripta. | ||
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