Questo progetto non vuole essere un singolare progetto, uno dei tanti
nati o che nasceranno in Italia, inoltre non vuole diventare nemmeno
solo un progetto finalizzato alla realizzazione di un Museo di Scultura
Contemporanea all’aperto, ma vuole essere un luogo dove, attraverso la
simbiosi tra arte e natura, ci sia la possibilità si scoprire luoghi
sconosciuti; il progetto ha la pretesa di voler diventare un contenitore
d’arte, memoria, ambiente, idee, attraverso e con le sue genti su cui,
in divenire, si costruisca un laboratorio permanente sulla memoria e
sulla pace.
Insomma, un progetto non statico, cioè non solo un
intervento sul territorio, ma un luogo d’arte dove di possa nel tempo
discutere, realizzare azioni e simboli di pace attraverso l’esecuzione e
l’istallazione di sculture passando da operazioni artistiche, come
azioni nel quotidiano, che vanno dalla musica al cinema, dalla poesia
all’arte, nel filo conduttore del tema della pace e della memoria.
E
saranno appunto le opere e le azioni sviluppate, nel tempo sul
territorio, che dovranno così andare a realizzare più percorsi che
sottolineino la bellezza ed i valori di pace di quei luoghi attraverso
un silenzioso, ma eloquente colloquio tra uomini e natura, utilizzando
con una diversa campionatura di materiali (resistenti nel tempo) quali
MARMO, PIETRA, BRONZO, ACCIAIO, CEMENTO O RESINA, un percorso che abbia
come soggetto ultimo, oltre che la realizzazione del parco di scultura,
una simbiosi tra arte, uomo e natura, il tutto nel tema della pace.
Si
andranno così nel tempo a formare dei sentieri attraverso le colline
verdeggianti dell’incantevole territorio, un museo a cielo aperto (Parco
di Scultura di Castelbuono) dove cielo, terra, natura, ed arte andranno
a raccontare, anche alle future generazioni, i valori sacri della pace e
della memoria, in un rapporto di continuità con le genti che abitano
quei luoghi. La fine del secondo millennio ed i tragici conflitti che lo
hanno attraversato, segnando anche questi luoghi, hanno insegnato
all’umanità che è soltanto utilizzando la cultura, contaminandola con lo
spazio, i valori e la memoria che è possibile il rinnovamento sociale,
civile e pure economico dell’uomo, ed il Parco di Castelbuono nasce con i
presupposti di essere un crocevia di energia creativa, sentimenti
umani, di passioni, opportunità, rapporti sociali, realizzando così un
parco di sculture che nel tempo contribuisca al futuro dell’arte ed al
futuro dell’umanità.
Il curatore – Paolo Massei
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