| META' DONNA
2013 - Elisa Lorenzelli
Non voglio fare della becera filosofia, dicendo: niente accade per caso; ma l’ incontro con quest’ artista è stato davvero sostenuto da una casualità troppo particolare per non credere a queste cose. Ed oggi mi trovo a scrivere queste righe di testo per essa, sempre più convinto che certe casualità inconsciamente, le andiamo a cercare. Se chiudiamo gli occhi ed immaginiamo una scultura in marmo, tra le visioni che ci appaiono, ci sono pure quelle in cui l’ artista è in un contatto (scontro) fisico con la materia. Dove tra polvere e sudore, martello e scalpello, con gli occhi puntati sul blocco, stà avvenendo la trasformazione (mutazione) in opera d’ arte. Per quest’ artista, il suo linguaggio si caratterizza per l’ essenza che essa ricerca nella figurazione, prediligendo e reinterpretando il femmineo, andando oltre la figura classica o il decoro, ricercando forme “pure” che assecondino la contemplazione. La Lorenzelli ha una concretezza espressiva dovuto oltre alla formazione culturale e artistica dei suoi studi a Carrara anche dal suo essere donna scultrice nel marmo, dove il capire, il ricercare lo scoprire in profondità la materia fa parte di un processo di creazione. Nel suo lavoro non c’è tensione, ne dialettica, ne di forma, ma un duro, si, ma morbido ordine emotivo a caratterizzare la sua arte. Non è neanche un caso l’ opera da me scelta, per installarla nel percorso del Parco. Perché se la forma ci riconduce alla sua espressione artistica, il titolo ne è la firma personale per quest’ artista.
Paolo Massei | | |