| DISPARI
2012 - Francesca Capitini
Pensando al progetto del Parco della Scultura di Castelbuono fin dall’inizio ho immaginato nei centri storici dei Borghi e di Bevagna l’inserimento di opere sia pittoriche che di affresco ed è stato durante le mie frequentazioni della città di Spello che mi è capitato di notare l’artista Francesca Capitini. Quest’artista che ha studiato presso l’Istituto d’arte e restauro a Palazzo Spinelli di Firenze oggi è diventata una delle massime esponenti dell’affresco a livello nazionale. La tecnica con cui ha realizzato la sua opera è mista e affresco e le tre immagini che essa ha pitturato hanno un forte rimando simbolico al dualismo matriarcale; la sua opera realizzata attraverso un suo personalissimo modo di esprimersi si discosta dalla rappresentazione classica della figura. Con la sua tecnica affinata in questi anni, la Capitini riesce ad ottenere, come in questo caso, una maggiore espressività, pur non utilizzando particolari effetti decorativi della tradizione figurativa. In arte, la figura è la rappresentazione della forma esteriore di una cosa, e spesso si utilizza a modello il corpo umano soprattutto quello femminile; ma fermatevi per pochi istanti davanti alla sua opera, lasciatevi turbare, provocare, commuovere; emozionatevi e conoscerete il mondo di Francesca Capitini, un mondo simbolico carico della tradizione spirituale francescana. Oggi la sua opera accoglie il visitatore all’ingresso di Castelbuono in un connubio tra l’arte e l’architettura di ieri, di oggi e di domani.
Paolo Massei
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