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Siediti e ascolta dell' artista Silvia Maccioni nel Parco della Scultura di Castelbuono di Bevagna - Perugia - Umbria

SIEDITI E ASCOLTA
2012 - Silvia Maccioni

Artista umbra cresciuta intorno a quell’ambiente della ceramica derutese da cui probabilmente prende la passione per la creatività artistica. Ma la sua vera scuola di formazione è l’Accademia delle Belle arti di Perugia nella quale nel 1998 si diploma con valutazione di 110 e lode. Il resto, fino ai nostri giorni è scritto nel suo curriculum vitae. Ma io voglio parlare di questa artista sulla base di questa esperienza vissuta in  questo periodo durante la lavorazione della sua opera.
Avevo da alcuni anni notato il suo lavoro e dovendo cercare dei giovani artisti umbri per questa terza edizione del Parco della Scultura di Catelbuono, consigliato pure da Loredana Bucchi, responsabile dell’Associazione Contemporanea, le proposi di lavorare alla realizzazione di un progetto e la mattina in cui cominciammo a realizzare la sua opera, essa si presentò con tuta da lavoro e guanti, e scoprimmo subito che avevamo a che fare con un’artista che sapeva perfettamente cosa voleva. Essa aveva considerato pure la più piccola delle problematiche per costruire l’opera, e così tutto filò via liscio, ma quei giorni trascorsi insieme mi hanno confermato la profondità della sua ricerca d’arte e se il suo essere artista già le ha prodotto tutto ciò, sono davvero curioso di vederla nel futuro prossimo come e in che cosa si esprimerà; e vedrete che Silvia Maccioni è una che l’arte non l’ha scelta per non lavare i piatti o per fare salotto, ma perchè vuole viverla l’arte, non solo farla. Nella sua opera l’aspetto della seduta è solo uno dei simboli che questa artista ha voluto inserire, infatti la scelta del luogo in cui installare l’opera non è stata casuale. Il ponte, nel simbolo, è il passaggio dalla terra al cielo, dallo stato umano a quello sovraumano, e il profilo umano che ha voluto rappresentare sullo schienale (che fra l’altro credo sia il suo) inserito in un ambiente di vegetazione mista rimanda tuttavia l’opera oltre la rappresentazione visiva in un’alternanza duale dei ritmi della vita e della morte; e il bianco con cui l’ha dipinta ha lo scopo, come nei misteri Eleusini, di liberare l’anima dell’opera da questa alternanza e di fissarla nella luce dell’arte.

                                                                                                             Paolo Massei

Il silenzio,
le note della natura
aria fresca e frizzante
un occhio osserva
un profilo montuoso
accarezza il cielo.

Silvia Maccioni

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